Le Olimpiadi della Pizza a Napoli
Di Vincenzo Busiello
La Città della Scienza è stata la
location perfetta per ospitare la prima edizione delle Olimpiadi della
Verace Pizza Napoletana, la prima Convention Internazionale dell’Associazione Verace Pizza Napoletana
con la partecipazione di oltre 100 pizzaioli provenienti da 4
continenti che hanno gareggiato ai giochi olimpici della pizza e hanno
partecipato ai laboratori del gusto e incontri scientifici.
La conferenza di apertura delle Olimpiadi ha avuto come protagonisti Antonio Pace,
Presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana che ha parlato
dell’importanza dell’evento e di continuare con la diffusione della
Verace pizza Napoletana nel mondo, il prof. Vincenzo Fogliano, Dipartimento di Scienza degli Alimenti Università Federico II, Nino Pascale, Presidente Slow Food Campania, Tommaso Luongo, Delegato AIS Napoli, Lello Surace,
Vicepresidente AVPN e responsabile concorsi delle Olimpiadi della
Verace Pizza Napoletana, gli interventi sono stati moderati da Massimo di Porzio, Vicepresidente Vicario AVPN.
Gli oltre 100 pizzaioli, si sono sfidati nelle 5 diverse discipline:
Pizza Classica, Pizza fantasia, Pizza artistica, Pizza fritta, e Pizza Mastunicola,
gli elementi indispensabili sono stati il talento, la creatività, e il
rispetto dei valori dell’Associazione Verace Pizza Napoletana.
La serata conclusiva ha visto la partecipazione anche di personaggi famosi del mondo dello spettacolo (Julija Majarčuk, Massimiliano Gallo), artistico (Lello Esposito), imprenditoriale (Maurizio Marinella) e sportivo (Davide Tizzano) e delle professioni (Umberto Masucci), che si sono cimentati nella preparazione della classica pizza margherita sotto l’aiuto di esperti maestri pizzaioli (Lello Surace, Gino Sorbillo, Guglielmo Vuolo, Enzo Coccia, Ciro Salvo) a giudicare le pizze delle Stelle è stata una giuria di esperti del settore presieduta da Alfonso Iaccarino.
È Ohoka Shushei il
vincitore della prima edizione delle Olimpiadi della Verace Pizza
Napoletana, organizzate dall’Associazione Verace Pizza Napoletana a
Città della Scienza, dal 3 al 5 luglio. Il pizzaiolo giapponese ha
trionfato nella disciplina “Pizza Classica”. Classe 1979, Shushei vive a
Hiroshima, dove lavora alla pizzeria “Pizza Riva”. Secondo e terzo
posto per il napoletano Alberto Arino (“La Caraffa”), e per Noda Hironori
del ristorante “Magazzino” di Kashiba (Giappone).È l’Italia il Paese
che, invece, si aggiudica il maggior numero di medaglie, posizionandosi
al primo posto nel Medagliere Internazionale. In seconda posizione il
Giappone, terzi gli Stati Uniti.
La migliore “Pizza Fantasia” (l’innovazione della tradizione secondo il disciplinare dell’AVPN) è, invece, quella realizzata da Giuseppe Cravero de “Il Babà” di Vetralla (Viterbo). Seguono Fujiwara Hideo (Giappone – “Pizzeria del Re”) e Josè Barrios (Usa – Vpn Americas).
Per la “Mastunicola”, secondo molti la vera antenata della pizza, ha vinto Salvatore Gatta del “Fandango Cafè” di Scalera di Filiano (Potenza). Argento per Cristiano De Rinaldi (“Sasà Pizza Mia – Napoli) e bronzo per Nakamura Takumi (Giappone).
Re della “Pizza Fritta” è l’italoamericano Dino Santonicola (Stati Uniti – Pizzeria “Il cane rosso”). Al secondo posto Michele Esposito (“Mo te magn a pizza” – Napoli), terzo Alfredo Jr Fico (Antica Pizzeria Donnaregina – Napoli).
Il più creativo è stato il giapponese Komatsu Masakazu
(Pizzeria “Da Masaniello), medaglia d’oro per la “Pizza Artistica”. Il
pizzaiolo nipponico ha incantato la giuria presieduta dall’artista Lello Esposito con un Pulcinella fatto di pasta di pizza. Argento e bronzo per due Maestri de “La Caraffa” di Napoli: Alberto Arino e Stanislao Marra.
È, infine, l’attore Massimiliano Gallo
il vincitore di “Pizza con le Stelle”, la gara che ha visto protagonisti
nell’inedito ruolo di impastatori artisti, imprenditori e campioni
sportivi. L’attore napoletano, in coppia con il Pizza Trainer Lello
Surace, ha avuto la meglio sugli altri concorrenti: Maurizio Marinella,
Lello Esposito, Umberto Masucci, Davide Tizzano e Julija Majarčuk.
Questa manifestazione durata 3 giorni è
stata veramente sorprendente dal punto di vista dei seminari e
laboratori del Gusto tenuti da esperti del settore, come il primo Master
of Food Pizza condotto da Vito Trotta, responsabile regionale Presidi Slow Food con la collaborazione di Attilio Bachetti, o il laboratorio “Come il cacio sulla pizza” di Antonio Puzzi,
membro del consiglio nazionale Slow Food Italia, o come i due
laboratori sull’abbinamento pizza/vino organizzati dall’AIS “Bollicine e
pizza fritta” e ” abbinamento di vini campani con la pizza” coordinati
dal delegato AIS Napoli, Tommaso Luongo, inoltre
l’Associazione Italiana Sommelier di Napoli ha organizzato banchi di
degustazione di vini durante tutte le Olimpiadi con la presenza di
Grotta del Sole e Feudi di San Gregorio.
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